Forum Imprenditori: IA – maledizione o benedizione o entrambe?

von links: Thomas Mur (Direktor Messe Bozen), Patrizia Hainz (Moderation), Karl Grohe, Claudia Di Stefano, Tristan Horx, Christian Tschurtschenthaler, Erwin Rauch, Roland Griessmair, Sandra Wiesflecker (Betriebsleiterin NOBIS), Alfred Valentin (Präsident BRUNECK AKTIV)
© Marco Parisi – Messe Bozen

09.04.2024

La sera di lunedì 8 aprile 2024 nel gremito Tipworld Forum sulla piazza Mercato di Stegona si è svolta la 17° edizione del Forum Imprenditori che ha trattato un argomento che attualmente suscita notevole interesse: “Intelligenza artificiale: che cosa ci aspetta?”.

La manifestazione è stata organizzata da NOBIS, una struttura della BRUNICO AKTIV Srl, il cui vicepresidente Christian Tschurtschenthaler ha dato il benvenuto a note personalità che si occupano di intelligenza artificiale in vari settori: il ricercatore di tendenze Tristan Horx, il professore Erwin Rauch, Claudia Di Stefano di IBM Italia e l’imprenditore brunicense Karl Grohe. Il sindaco Roland Griessmair ha ringraziato l’amministrazione della Fiera di Bolzano per il grande impegno profuso nel rendere la Fiera Tipworld di Brunico ogni anno un ritrovo davvero speciale sia per il settore imprenditoriale che per un vasto pubblico.

Fieramesse,Messe Bozen

È assurdo dire che l’IA sostituirà tutto, ha sottolineato Tristan Horx proprio all’inizio del suo intervento, servirà senz’altro a sostituire le ridondanze e le debolezze umane e ad assumere lavori poco attraenti per l’uomo moderno. Horx ha parlato di un cambiamento epocale che può essere definito l’era umano-digitale, ha analizzato lo sviluppo dell’IA e ha anche evidenziato i pericoli, tra cui la solitudine digitale che colpisce soprattutto gli/le influencer o l’incesto IA, che si verifica quando gli esseri umani non forniscono più input alla macchina.

Erwin Rauch, professore straordinario per Sustainable Manufacturing alla Libera Università di Bolzano e ricercatore presso il NOI Techpark di Brunico, ha evidenziato come l’IA sia già presente nella nostra vita quotidiana senza che ce ne rendessimo conto: ad esempio, le nostre automobili funzionano grazie all’IA e l’IA viene utilizzata anche nelle visite ospedaliere. Nel suo lavoro di ricerca, Rauch si concentra sull’uso dell’IA nello sviluppo sostenibile dei prodotti e nella garanzia di qualità. Anche secondo Rauch l’interazione tra uomo e macchina resterà in ogni caso al centro dell’attenzione. Nelle imprese la sfida sarà quindi quella di guidare il personale verso l’IA e di sfruttarla come sostenitore efficiente.

Claudia Di Stefano ha dimostrato che l’IA non è un fenomeno nuovo con l’esempio del computer per scacchi prodotto dall’IBM, che oltre vent’anni fa ha sconfitto il campione mondiale di scacchi in carica Kasparov. L’IA è ormai accessibile a tutti e non è più necessario essere un informatico per utilizzarla, perché parla la nostra lingua, ha affermato Di Stefano che ha sottolineato che il valore dell’IA sta nel completare piuttosto che nel sostituire.

Molto dettagliato l’intervento finale dell’imprenditore brunicense Karl Grohe che ha mostrato esempi di applicazioni dell’IA nella sua azienda. L’imprenditore, appassionato di informatica, ritiene che l’IA sia impressionante ma non intelligente e ha quindi suggerito che l’IA dovrebbe essere vista come un copilota. Grohe ha brevemente presentato la startup PVH FUTURE LAB, di cui è co-fondatore e che si è posta come obiettivo di sviluppare soluzioni digitali per il settore produttivo-commerciale.  

La conferenza si è conclusa con una sessione di domande e risposte, e molte conversazioni sono state approfondite durante il buffet, a cui ha invitato l’associazione turistica Brunico Kronplatz Turismo.

Tutte le foto: Marco Parisi, Fiera Bolzano